Digrigni i denti? Tutto quello che c’è da sapere sul bruxismo



Il bruxismo è un disturbo che colpisce moltissime persone a livello globale e consiste nell’abitudine a serrare o digrignare i denti in una serie di movimenti involontari. Questo comportamento può avere effetti molto negativi sulla salute dei denti e delle gengive, pertanto scopriamo insieme di cosa si tratta.

Cos’è il Bruxismo

Il bruxismo viene definito una parafunzione del cavo orale. In condizioni normali, i muscoli masticatori, i denti e il sistema stomatognatico di cui siamo dotati hanno l’obiettivo di provvedere alla masticazione, deglutizione, respirazione e fonazione.
Per compiere queste funzioni i denti vanno in intercuspidazione (ovvero quando tutte le superfici si toccano) dai 5 ai 12 minuti al giorno.
Nel caso del bruxismo questo tempo di contatto aumenta notevolmente perché oltre ai movimenti funzionali, ne avvengono altri, involontari che portano i denti a serrarsi o sfregarsi. Molto spesso il digrignamento è talmente rumoroso che è il partner con cui si condivide il letto ad accorgersi della problematica in corso. Per questa ragione, spesso il bruxismo viene erroneamente creduto un fenomeno esclusivamente notturno mentre non è affatto così.

Notturno e diurno

Sembra incredibile, ma anche di giorno possiamo essere portati a tenere serrati i denti. Basta pensare quando ci troviamo in un periodo intenso di stress o tensione. La contrazione della muscolatura può portare a sintomi come il dolore alla guancia, all’articolazione temporo mandibolare e alla mandibola. Inoltre, la continua contrazione dei muscoli masticatori potrebbe portare anche a una contrattura dei muscoli del collo e delle spalle dando origine a dei tipici dolori cervicali. Ecco dimostrato che non è solo il digrignamento notturno, il sintomo principe del bruxismo. Pertanto qualora riconosceste in questa descrizione un comportamento abituale, valutate di rivolgervi al vostro dentista di fiducia per una valutazione personalizzata.

Le possibili cause

Quali sono le cause che generano il bruxismo? Ad oggi sono sconosciute. Esistono alcuni fattori chimici in grado di influenzare l’insorgenza del disturbo come il consumo di alcool, il fumo o le droghe. E’ stato dimostrato che anche alcuni fattori psicologici come lo stress e l’ansia potrebbero contribuire a causarlo. Inoltre, nel caso del bruxismo notturno potrebbe esserci un collegamento con i disturbi del sonno. In ogni caso è sempre bene rivolgersi allo specialista per approfondire.

Cosa succede ai denti quando si soffre di bruxismo?

La diagnosi di bruxismo non avviene tramite esami ematochimici ma è il dentista a decretarlo dopo un’accurata visita. In alcuni casi potrebbe ritenere opportuno effettuare un’indagine di approfondimento tramite radiografie.
Le potenziali conseguenze che può causare il bruxismo sui denti sono:

  1. usura delle cuspidi dentali. Possono peggiorare fino ad arrivare al tipico aspetto piatto dei denti.
  2. mobilità dentale.
  3. crepe e infrazioni dello smalto. Rendono i denti più soggetti a fratture e carie.
  4. click articolari o rumori in apertura della mandibola.
  5. occlusione traumatica di denti, muscoli e articolazione tempero mandibolare.
  6. ipertrofia dei muscoli masticatori
  7. sensibilità dentale data dall’erosione dello smalto che espone la dentina.

Inoltre se il paziente ha corone protesiche in ceramica o impianti in titanio è importante intervenire tempestivamente prima che si danneggino o fratturino.

Le cure possibili

Nel caso del bruxismo non vi sono terapie farmacologiche. A seconda della causa che può averlo generato, viene affrontato in modi differenti.
Ad esempio in caso di una malocclusione, il dentista potrebbe intervenire consigliando un apparecchio specifico.
Nel caso invece in cui il bruxismo sia legato a condizioni di stress, potrebbe essere consigliato un miglioramento della qualità del sonno e l’introduzione di alcune tecniche di rilassamento come la mindfulness o lo yoga.
L’unica forma di prevenzione ad oggi consigliata resta il bite, un apparecchio in resina trasparente che viene realizzato dal dentista sulla base del paziente stesso, prendendo la sua impronta dentale. Anche nelle farmacie è possibile trovare alcuni tipi di bite ma noi dentisti li sconsigliamo e raccomandiamo che vengano realizzati ad personam. Il bite va indossato la notte e cambiato con una frequenza determinata dal grado di usura dello stesso.  Può essere utilizzato sia dai pazienti con corone protesiche o impianti, per evitare lo sfregamento dei denti, sia da pazienti che necessitano di un rialzo del morso per poter rilassare l’articolazione temporo mandibolare dolente.

 

Bruxismo ed estetica, come intervenire

L’aspetto estetico è molto coinvolto nel bruxismo perché in alcuni casi i denti si possono accorciare in maniera molto evidente. Nel caso in cui l’usura dentale risulti cospicua, si può procedere con delle terapie conservative per il ripristino delle superfici usurate. Inoltre il miglioramento estetico può essere messo in atto tramite otturazioni estetiche che vanno a rialzare il morso o con delle faccette che ristabiliscono la morfologia dei denti.

In ogni caso, se credete di soffrire di bruxismo rivolgetevi quanto prima a un dentista per una valutazione e un trattamento personalizzato. Con il giusto supporto è possibile gestire con successo questa condizione e mantenere la salute dei propri denti.